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domenica 19 aprile 2015

La prima bicicletta senza raggi che si piega e si mette nello zaino

L’invenzione è del trentaduenne ingegnere torinese Gianluca Sada che ha realizzato il primo prototipo di bicicletta senza raggi pieghevole, dalle dimensioni di un comune ombrello a quelle di una normale bici da strada con ruote da ben 26 pollici. La bicicletta dovrebbe essere pronta per il comercio entro fine 2015 e tante sono le attese nonchè le prenotazioni provenienti da tutto il mondo dopo aver visto l’anteprima di un mese fà.


La bicicletta peserà meno di dieci chili, attraverso un meccanismo molto facile da usare Sada è riuscito con un semplice e veloce movimento a permettere di chiudere la bicicletta in pochi secondi, permettendo grazie alle dimensioni ridotte di riporla in uno zaino di dimensioni comuni. Le ruote, grazie a un particolare design brevettato, non necessitano dei raggi, riducendo ulteriormente l’ingombro e mantenendo al contempo un diametro di tutto rispetto che permette di coprire agevolmente anche lunghe distanze. 
La Sadabike, questo il nome della bicicletta senza raggi, è oggi considerata in tutto il mondo una start-up innovativa ed è considerata la più innovativa tra le bici super-trasportabili.
Dal 1878 ad oggi erano state fatte delle piccole modifiche ai diversi modelli di bici ma nulla di veramente rivoluzionario.
“L’idea è nata guardando un bimbo che giocava con uno di quei giocattoli che non si usano più: un vecchio balocco costituito da una semplicissima rotella spinta da un’asta. La ruota non aveva i raggi, da lì ho pensato che la chiave per risolvere il vincolo tra portabilità e usabilità fosse rivoluzionare il cerchione”.
Partendo proprio dal gioco del bambino che risultò fondamentale per il suo intuito cominciò Gianluca a buttare giù degli schizzi quasi per gioco che, uniti ai suoi studi di ingegneria dell’autoveicolo, si sono trasformati in realtà con il primo prototipo di bicicletta senza raggi pieghevole. Ma non fù affatto facile arrivare a questo punto e il primo scoglio fù convincere il suo relatore a supportare una tesi di laurea su un progetto che non coinvolgesse un automobile, ma “solo” una bicicletta.
I copertoni sono supportati da un paio di cerchioni speciali, che permettono di eliminare i raggi.
“Nelle bici tradizionali i raggi funzionano solo in trazione, quindi la bici è sostanzialmente ‘appesa’ alla metà superiore delle ruote. Io ho pensato semplicemente di spostare il fulcro, cambiando la sezione del cerchione con una forma particolare”. Il telaio ha una forma a forbice che gli dona un tocco futuristico e che permette agli ingranaggi di richiudere la bici in pochi secondi. I riconoscimenti I primi riconoscimenti arrivano quando l’ordine degli ingegneri di Torino gli assegna il primo posto per il premio “IDEA-TO” come “migliore tesi di laurea a carattere innovativo”.
Gianluca Sada è stato annoverato nei migliori 200 talenti d’Italia.