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lunedì 20 aprile 2015

La pianta che avvisa quando ha sete tramite un'app

Le piante comunicano all'innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate; i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. E’ la nuova frontiera dell’informatica. 


La 26enne Jessica Rosati ha ideato una nuova applicazione dell'Internet delle cose permetterà, ad esempio, alle piante di comunicare all'annaffiatoio quando è il momento di essere annaffiate. Studentessa del dottorato di ricerca in "Ingegneria Elettrica e dell'Informazione" del Politecnico di Bari, Rosati è stata premiata con l'Ibm PhD fellowship Award.


L' IBM Fellowship Awards Program è un programma mondiale altamente competitivo che onora gli studenti che hanno interesse nel risolvere i problemi che sono importanti per IBM e fondamentali per l'innovazione in molte discipline accademiche e aree di studio.

IBM Research sta prestando particolare attenzione alle seguenti aree di intervento per ilbiennio 2015-2016: la tecnologia che crea nuovo business e valore sociale; ricerca Computing Cognitive; Cloud e tecnologia informatica distribuita e soluzioni; Scienza di base e tecnologia.


Il premio di IBM è consegnato alla proposta di ricerca ritenuta più promettente da un panel di esperti scientifici internazionali, dopo aver valutato il curriculum dello studente e le potenzialità della struttura ospitante.
L'obiettivo dell'internet delle cose è far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un'identità elettronica alle cose e ai luoghi dell'ambiente fisico. Gli oggetti muniti di sensori, etichette d’identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR ed equipaggiati con tecnologie wireless comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari.